Sistemi di comunicazione per aree COVID-19

Con il rischio di una seconda ondata e l’arrivo dell’influenza autunnale, le strutture sanitarie di tutta Italia si stanno attrezzando per allestire in poco tempo aree per pazienti in isolamento per COVID-19. Le aree in questione non sono progettate e pensate per essere utilizzate come le normali stanze dotate di impianti di chiamata infermiera, ma dovranno permettere la comunicazione o inviare allarmi in caso di necessità all’esterno di esse in modo rapido e veloce. Inoltre dovranno garantire il minor accesso possibile al loro interno di personale medico, per evitare la diffusione del contagio.

Le aree infatti dovranno essere monitorate e in stretto contatto, mantenendo la distanza tra gli ospiti e gli operatori sanitari.
Come è possibile attrezzare una struttura sanitaria in poco tempo per ospitare pazienti in aree COVID?

 

Soluzione 1: chiamata infermiera wireless

La prima soluzione per allestire aree COVID in poco tempo consiste in un sistema completamente wireless dove il personale medico viene dotato di un ricevitore (dispositivo mobile TREX di Neat) che è in grado di ricevere sul proprio display gli allarmi generati da moduli di chiamata, perelle oppure da braccialetti in dotazione ai pazienti che si trovano in isolamento.

In questo modo il personale sanitario può rimanere al di fuori delle aree COVID ed è in grado di intervenire in modo mirato, poichè sarà possibile consultare sul proprio dispositivo dove è stato generato l’allarme.

Il sistema in questo modo è in grado di limitare la permanenza dei medici al di fuori delle aree COVID, garantendo loro una maggior sicurezza circa il pericolo di contagiarsi stando a contatto con i pazienti.

Soluzione 2: comunicazione voce wireless

Mediante un kit pre programmato composto da un trasmettitore COBS TALK II e un qualsiasi ricevitore cordless già presente nella struttura ospedaliera, è possibile ad ogni singolo paziente comunicare con gli operatori sanitari oppure parlare con i propri familiari. Il grande vantaggio di questo sistema è la sua scalabilità e la garanzia di mobilità per gli operatori sanitari che possono ricevere le chiamate direttamente sul proprio dispositivo cordless. Il paziente rimane quindi all’interno dell’area COVID ma l’operatore può spostarsi liberamente all’interno della struttura e in caso di ricezione di richiesta di aiuto intervenire in modo rapido e mirato.

 

Il dispositivo COBS TALK II viene indossato come un pendente al collo del paziente: comodo e leggero (appena 35 grammi) il dispositivo ha al suo interno un altoparlante e un microfono per parlare in vivavoce con il personale medico con la semplice pressione di un pulsante. Il dispositivo è anche certificato IP56, in modo da essere sempre sanificabile e riutilizzabile in tempi brevi per essere dato ad altri pazienti ospiti di aree COVID.

Altri
articoli