Settore sanitario sotto pressione: i dati
Nonostante gli enormi progressi raggiunti dalla scienza medica e dalla tecnologia, è evidente che i sistemi sanitari di tutto il mondo si trovano spesso in difficoltà nell’organizzazione dei flussi di lavoro. In un contesto globale in cui il numero di ultrasessantenni è destinato a raddoppiare entro il 2050 (fonte: World Health Organization), la pressione su strutture e operatori sanitari non potrà che aumentare in maniera esponenziale. Tuttavia, sono numerosi i fattori che rischiano di rendere la situazione ancor più complicata:
- Aumento dei casi di demenza: con un nuovo caso ogni 3 secondi in tutto il mondo, sono quasi 10 milioni all’anno le persone colpite da tali patologie. Solo in Italia sono più di un milione i pazienti con demenza, come riportato dal Ministero della Salute.
- Carenza del personale: “Nel prossimo decennio, fino al 40% degli infermieri nei Paesi sviluppati abbandonerà il proprio lavoro nel settore sanitario”, questa era la previsione del WHO nel lontano 2o13. Dieci anni più tardi, il 23/03/23, il Ministro della Sanità Orazio Schillaci ha dichiarato che: “La carenza di medici ed infermieri rappresenta una vera e propria emergenza del personale sanitario” e per questo si stanno pianificando dei provvedimenti da adottare entro l’estate.
- Economia globalizzata: la crescita del mercato globale e dei viaggi internazionali comporta una diffusione estremamente veloce di focolai di malattie. Come si è verificato con il Covid-19, un’epidemia localizzata può trasformarsi rapidamente in una pandemia mettendo in seria difficoltà anche i sistemi nazionali più avanzati.

Come incidono questi fattori sull’operatività degli infermieri?
- Secondo quanto riportato da “The Permanente Journal“, gli infermieri passano meno di un quinto del loro tempo ad occuparsi dell’assistenza diretta ai pazienti.
- Uno studio pubblicato dal periodico scientifico americano “Journal of Nursing Administration” mostra che un’infermiera o un assistente percorre in media 6 km durante ogni turno di lavoro, per un totale complessivo di 90 minuti. Molti, se non la maggior parte di questi spostamenti, non sono necessari e potrebbero essere evitati impiegando il tempo per un lavoro più qualificato.
- Uno studio dell’Università del Maryland ha rilevato che negli ospedali statunitensi si sprecano ogni anno 12 miliardi di dollari a causa di una scarsa comunicazione.
- Dati di letteratura evidenziano come il 77% delle interruzioni degli operatori dipenda da tre fattori: comunicazione, attesa, ricerca di forniture necessarie. Solo il 19% del tempo è dedicato effettivamente alla cura dei pazienti.
La soluzione? Impianti di chiamata infermieri con gestione degli allarmi in mobilità
I più innovativi impianti di chiamata infermieri promuovono la collaborazione tra il personale mediante un ausilio comunicativo basato sui ruoli, sulla disponibilità del personale e su sistemi efficienti di collaborazione per la cura dei pazienti. Per contribuire alla creazione di un sistema sanitario più affidabile e sostenibile è dunque necessaria una gestione intelligente e integrata dei flussi di lavoro. Questo tipo di soluzioni si rivela di grande utilità per i pazienti e il personale sanitario, proprio grazie alla combinazione dei tre elementi citati:
- Gestione intelligente: i sistemi di comunicazione devono essere intuitivi e predittivi. Devono aiutare il personale a diretto contatto con i pazienti ad anticipare gli eventi e non
solo reagire ad essi. Inoltre, devono fornire agli amministratori delle strutture sanitarie i dati necessari per ottimizzare la produttività di personale e attrezzature. - Integrazione: unendo tecnologie, dispositivi, processi, pazienti e personale in sistemi per l’assistenza sanitaria integrati e scalabili, è possibile valorizzare al meglio gli investimenti.
- Flussi di lavoro: la frammentazione dei flussi di lavoro e la presenza di numerose fonti di informazioni costituiscono problemi seri per la maggior parte delle strutture. Ostacolano infatti la produttività, riducono la soddisfazione di addetti alle cure e pazienti e possono avere un impatto negativo sui risultati clinici. Tuttavia, ridurre la portata di questi problemi non è semplice. Sono necesssari sistemi intelligenti di gestione degli allarmi e di comunicazione oltre che una comprensione della singola realtà operativa di ciascuna struttura.
Infine la rapida trasmissione degli allarmi in mobilità, consente di ridurre i tempi di attesa e di accelerare la risposta in situazioni critiche. Medici, infermieri, operatori sanitari e altro personale possono ricevere informazioni urgenti direttamente tramite comunicazioni vocali o di testo, e in modo interattivo.
Una guida per saperne di più
Ovviamente sul mercato esistono numerose soluzioni, più o meno affidabili. Tuttavia, sono numerosi i dubbi che una struttura potrebbe avere in fase di implementazione di un nuovo impianto di chiamata infermieri. Per questo Irbema ha realizzato una guida completa sulle soluzioni per migliorare gli standard di efficienza e sicurezza nel settore sanitario, riducendo i costi.
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