Dispositivi uomo a terra per celle frigorifere: soluzioni più adatte, dettagli sulla risoluzione del problema e vantaggi.
Problema: Nell’unità di Chioggia (VE), dedicata alla produzione di gelati e sorbetti, di una moderna realtà produttiva che opera nel settore lattiero caseario dal 1954, si attuano processi ad alta tecnologia propri del settore industriale che prevedono anche l’adozione delle celle frigorifere.
A seguito di un’attenta valutazione dei rischi (un operatore che lavora da solo in una cella frigorifera è considerato a tutti gli effetti un lavoratore isolato) e conseguentemente all’infortunio che nel 2013 aveva portato alla morte un operaio all’interno di una cella frigorifera presso un noto consorzio di frutticoltori in Trentino, l’azienda ha ritenuto opportuno proteggere i propri lavoratori dotando gli stessi di un dispositivo uomo a terra per lavoratori isolati.
Soluzione: Nella scelta del dispositivo l’azienda ha dovuto considerare diverse problematiche che caratterizzano le celle, quali la temperatura molto bassa dell’ambiente, la scarsa copertura del segnale GSM dovuta alla coibentazione e alle strutture metalliche presenti, nonché l’adozione da parte degli operatori di guanti freddo estremo tipicamente imbottiti che non consentono di maneggiare con precisione un apparato elettronico.
É stato scelto il dispositivo uomo a terra Twig One per le sue caratteristiche di robustezza, impermeabilità (certificazione IP67) e resistenza agli urti (certificazione IEC 60068-2-31), per la connettività 2G/3G/4G e per l’alta sensibilità del suo ricevitore. Inoltre il dispositivo scelto può operare anche a temperature estreme garantendo la protezione del lavoratore anche negli ambienti più difficili. L’apparato è poi dotato di pulsanti in silicone in grado di offrire un maggior grip anche con guanti da lavoro invadenti.