Monitoraggio ospiti non invasivo per un ospedale | S. Luigi Gonzaga (DEA)

Problema:

Situato nella provincia di Torino, il Dipartimento di Emergenza e Accettazione (DEA) dell’Azienda Ospedaliera “San Luigi Gonzaga” era alla ricerca di un sistema di monitoraggio ospiti wireless dei propri pazienti e, allo stesso tempo, di un sistema di registrazione e trasmissione degli allarmi e della posizione del personale sanitario della struttura.

Soluzione:

Al fine di rispondere in maniera efficace alle richieste del committente, il sistema è stato composto nel seguente modo: un unico impianto (4 PC Desktop con a bordo software D-TECT, antenne ferrite D POS e ripetitore REPO+) su cui trasmettono i propri dati due diversi tipi di dispositivi (UDAT e D-ATOM).

I pazienti della struttura sono dotati di un trasmettitore da polso UDAT. Ogni volta che viene intercettato il campo elettromagnetico di un’antenna in ferrite D POS, il trasmettitore UDAT invia tramite il ripetitore REPO+ la posizione al PC Desktop.

In qualsiasi momento l’operatore può consultare il software del PC per visualizzare gli ultimi eventi trasmessi dai trasmettitori UDAT e quindi individuare/localizzare le ultime antenne intercettate.

Questo sistema garantisce sia la totale libertà di movimento del paziente, sia la sua facile, veloce e precisa localizzazione.

I trasmettitori da polso D-ATOM in dotazione ai medici, registrano in modo silente (senza trasmissione) le antenne in ferrite D-POS intercettate, e trasmettono gli ID delle ultime 2 antenne intercettate esclusivamente in combinazione con l’allarme chiamata (pressione del pulsante).

Anche in questo caso le informazioni di posizione, unitamente alla chiamata, vengono trasmesse (direttamente o tramite ripetitore REPO+) al software D-TECT, visualizzabile sui 4 PC; l’operatore visualizzerà un messaggio di allarme unitamente agli identificativi delle ultime 2 antenne intercettate, localizzando pertanto il medico.

Monitoraggio ospiti Neat: i fattori chiave

Il principale vantaggio del sistema è rappresentato dalla sua scalabilità: potranno infatti essere aggiunte in qualsiasi momento ulteriori periferiche di stanza e di controllo varchi, in quanto è già presente la parte di gestione centrale.

Il sistema utilizza una frequenza radio sociale, tale frequenza dedicata è studiata appositamente per evitare sovrapposizioni o disturbi ad apparecchiature mediche come ad esempio i pacemaker.

Tutte le periferiche hanno un’alimentazione a batterie con una durata minima di 3 anni, mentre le parti centrali di ripetizione funzionano con alimentazione da rete elettrica ed in caso di black out con batteria a tampone per garantire il funzionamento continuo.

L’ultimo fattore chiave che ha fatto scegliere il sistema Neat è stata la facilità e semplicità di installazione, che ha richiesto in totale meno di 4 ore e non ha quindi in nessun modo alterato l’operatività del personale sanitario e del centro ospedaliero.

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