Non si ferma l’ondata di aggressioni nei reparti di Pronto Soccorso di tutta Italia.
Solo nel mese di Luglio sono stati aggrediti medici e personale sanitario a Jesolo, Catania e Cinisello Balsamo dove in quest’ultimo caso è stato organizzato un vero e proprio raid punitivo da parte di due marocchini nei confronti di quattro infermieri.
L’intenzione del sindacato Fials è quella di chiedere di maggior sicurezza al personale ospedaliero “con la presenza di una guardia giurata per scongiurare simili episodi durante i turni notturni”.
I dati del rapporto
Le aggressioni al personale medico sono un’emergenza nei Pronto Soccorso (PS) italiani: dal 1 marzo al 30 aprile 2017, in 2 PS su 3 (63%) si è infatti verificata almeno un’aggressione fisica.
Emerge da un’indagine della Società italiana di medicina di emergenza urgenza (Simeu) su un campione di 218 PS, pari al 33% di quelli presenti in Italia (667). Nel 2018, afferma Simeu, la situazione è “sensibilmente peggiorata in tutte le regioni”. Nel 50% dei casi le aggressioni si sono verificate dove il sovraffollamento è più grave.
Nei prossimi giorni chiederò un incontro agli assessori alla Sicurezza e al Welfare per studiare soluzioni in grado di proteggere tutti i lavoratori, in modo particolare quelli che operano con turni a rotazione, di giorno e di notte.
Negli ospedali il diritto alla salute dei pazienti equivale al diritto al rispetto e alla sicurezza delle persone che ci lavorano. Quello che è avvenuto all’ospedale Bassini di Cinisello Balsamo non dovrà più accadere in nessun ospedale” ha dichiarato il consigliere regionale della Lega Nord Riccardo Pase che è intervenuto sulla vicenda.